Come aprire un agriturismo

In un momento storico come quello presente, con i prezzi degli immobili sempre più bassi (particolarmente se lontani dalle grandi metropoli) e agevolazioni fiscali per la ristrutturazione di edifici rurali, aprire un agriturismo può essere un’ottima idea di investimento anche per chi non lavora già nell’ambito delle aziende agricole o degli allevamenti.

In questo articolo di approfondimento ci occuperemo di illustrare a grandi linee tutti gli aspetti ai quali pensare in vista di un’eventuale apertura.

L’investimento iniziale

  • L’acquisto dell’immobile, ovviamente, incide in misura maggiore. Anche se i prezzi sono crollati ovunque in Italia, potrebbe andare valutata l’apertura di una società per affrontare questa spesa in più persone. Questa voce iniziale comprende anche eventuali opere di ristrutturazione, l’arredamento ed eventuali lavori di adeguamento urbanistico, per esempio la sistemazione di sentieri e strade per raggiungere la struttura, se di vostra pertinenza, anche per permettere l’accesso a portatori di handicap.
  • Impianti a norma: non ci stiamo riferendo solo a sistema idraulico, di riscaldamento ed elettrico. I turisti stranieri potrebbero gradire apparati per il rilevamento della CO2 e tutti, indifferentemente dalla nazionalità, apprezzano una connessione veloce a internet: per contatti con amici e parenti, per svago (compresi hobby decisamente in crescita come quelli offerti da Unibet), per orientarsi in zona… Internet è una parte fondamentale delle nostre vite, e va previsto.
  • Colture e allevamenti, anche se non sono nelle vostre corde, sono imprescindibili dalla dimensione dell’agriturismo. Se non foste in grado direttamente di occuparvi di questo aspetto, è possibile stringere accordi con agricoltori o allevatori del luogo che lo faranno per voi in cambio di un pagamento mensile. Senza dimenticare che l’Unione Europea garantisce aiuti finanziari per la coltivazione o l’allevamento di determinate specie vegetali e animali.
  • Va anche ricordato che Unione Europea e Stato italiano corrispondono fondi per chi si impegna a lavorare in ambito agricolo al di sotto di una certa fascia di età, ma anche in caso di imprenditoria femminile o di iniziative dove il titolare di una società sia appartenente a una categoria protetta.

La burocrazia

Alcuni piccoli (se paragonati a quelli appena illustrati!) costi si legano alla necessaria documentazione della quale munirsi per aprire un agriturismo. La burocrazia in questo settore non va trascurata, perché i controlli sono stringenti e le multe in caso di mancata ottemperanza sono salate.

  • L’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio è forse la prima cosa da fare. È in questa circostanza che andrà scelto il nome della propria struttura (che non va cambiato).
  • L’iscrizione al registro degli operatori turistici. Ogni regione ha il proprio. La documentazione per potersi iscrivere comprende la relazione sull’attività che si vuole praticare all’interno della struttura, la sua planimetria (pre e post lavori di eventuale ristrutturazione), il tipo di piante che si andranno a coltivare…
  • L’iscrizione a un’associazione di categoria (Confagricoltura, Coldiretti…).
  • L’iscrizione del personale dell’agriturismo a INPS e INAIL.
  • La frequenza di corsi per l’ottenimento dell’HACCP (se nell’agriturismo verranno serviti alimenti).
  • La presentazione della SCIA (“segnalazione di certificazione inizio attività”) al comune dove ha sede l’agriturismo.

Gli adempimenti

Non staremo a parlarvi dell’importanza del pagamento delle tasse: chi si imbarca in questa avventura saprà perfettamente quanto sia importante. Ma proprio perché i controlli agli agriturismi sono all’ordine del giorno, va ricordato che le verifiche sono compiute anche da enti diversi dalla semplice Agenzia delle Entrate. Qualche esempio?

  • Una volta che inizierete a lavorare e ricevere ospiti, gli estremi dei loro documenti andranno registrati online sul sito della più vicina questura entro 24 ore dal loro arrivo.
  • La tassa di soggiorno, variabile a seconda del comune, va richiesta insieme al pagamento della stanza o dell’alloggio prenotato, e versata al comune all’interno del quale ricade l’agriturismo.
  • Se la struttura avrà un televisore in ogni stanza, bisognerà ricordarsi che andrà attivato un abbonamento RAI cosiddetto speciale, che ha costi diversi da quello comunemente noto. Analogamente, tutto ciò che è intrattenimento con musica (live o registrata che sia) implica il pagamento di una tassa alla SIAE.